Esprimi il tuo potere personale, senti il corpo, libera la tua sessualità.
Mi chiamo Giulia e sono un’educatrice sessuale. Con i miei contenuti su Patreon, le consulenze individuali e i Retreat ti aiuterò ad esprimerti senza giudizio, colpa e vergogna.


Tutt* ci siamo sentit* sbagliat*
Il corpo
Il piacere
Le relazioni


Il corpo
Il piacere
Le relazioni

Meriti di liberarti (o per lo meno allentare) queste catene. Meriti di vivere il tuo corpo e la tua sessualità con gioia e libertà. Meriti di trovare una forma di espressione più personale, positiva e non giudicante.
Troviamola assieme.

La mia storia
Sono antropologa, educatrice sessuale e content creator.
Sono cresciuta pensando che provare desiderio fosse una “cosa da maschi”, che la gelosia fosse sinonimo di amore, che il mio corpo non andasse bene e che fare sesso – o anche solo parlarne – significasse essere una puttana, e dunque una che valeva poco. Per tanti, troppi, anni ho odiato e nascosto il mio corpo, ho censurato il mio desiderio e ho accettato relazioni che di sano avevano ben poco.
Poi è arrivato il femminismo, e Bologna.
Qui nasce il mio percorso di esplorazione della mia sessualità e del sex work che mi ha portata a liberarmi lentamente da stupidi pregiudizi e tabù.
Mi sono sentita sempre più consapevole, potente, libera; tanto da desiderare che questa trasformazione avvenisse in chiunque. Sentivo un dolore profondo per tutte le persone che come me sono state giudicate, umiliate, censurate, costrette da abiti e norme culturali sessiste e patriarcali.
“Non voglio che nessun* viva ciò che ho vissuto io” mi ripetevo spesso.
So cosa vuol dire desiderare di nascondersi tanto da diventare invisibile. Ora però so che merito di essere visibile, di esprimere la mia potenza, e so che te lo meriti anche tu.
La mia missione è quella di facilitare e supportare l’empowerment delle persone, così come farebbe una compagna di squadra. Ogni persona deve poter spogliarsi dalla vergogna e dai sensi di colpa e fiorire.


So cosa vuol dire desiderare di nascondersi tanto da diventare invisibile. Ora però so che merito di essere visibile, di esprimere la mia potenza, e so che te lo meriti anche tu.
La mia missione è quella di facilitare e supportare l’empowerment delle persone, così come farebbe una compagna di squadra. Ogni persona deve poter spogliarsi dalla vergogna e dai sensi di colpa e fiorire.

Se invece di pensare al corpo come oggetto lo considerassimo uno strumento?
