IL MIO LIBRO

“Scopriti” è il titolo del mio secondo libro

Questo libro parla di corpi, soprattutto il mio,
ma non solo. Della voglia di riprendersi ciò che è nostro e danzare sotto stelle.

“A chi ci vuole composte, piccole, silenziose, a chi ci chiede di poggiare il microfono, toglierci il rossetto e coprirci un po’ di più, rispondiamo che non siamo più disposte a farlo. Ci vogliamo scoprire.”

“Scopriti. Perché le battaglie femministe iniziano tutte dal corpo”

ll corpo femminile è da sempre un crocevia di battaglie e rivendicazioni. Fin da piccole, alle donne viene chiesto di aderire a certi standard di bellezza, che presuppongono un corpo magro, depilato e perennemente giovane. Si insegna loro a dire sempre «sì», a essere accoglienti, accondiscendenti, accudenti, specie nei confronti dei maschi. E poi a stare composte, coperte, a non occupare spazio e a non alzare la voce.

Giulia Zollino ha vissuto questa educazione – o, sarebbe meglio dire, diseducazione – sulla propria pelle. La sua infanzia e adolescenza sono trascorse all’insegna dell’inadeguatezza e della colpa, il corpo le appariva come un oggetto distante da modificare o mortificare, e l’amore, sperimentato anche attraverso una relazione problematica, era solo gelosia e oggettivazione.

Poi, però, ha incontrato il femminismo. È successo a Bologna, durante gli anni burrascosi dell’università, tra gruppi di discussione, letture e orgasmi. Ed è stato amore a prima vista. Questo incontro ha segnato uno spartiacque tra un prima e un dopo, da qui è partito il suo percorso di ribellione e riscoperta di sé.

Il femminismo le ha insegnato a distruggere i miti nocivi, come quello della bellezza, permettendole di accettare e riappropriarsi del suo corpo. Le ha permesso poi di riconciliarsi con il suo desiderio, rivelando come il piacere, proprio e altrui, se consensuale, possa essere libero e svincolato da una visione sessista dei ruoli. Ma soprattutto, grazie al femminismo, è riuscita a disfarsi della mentalità patriarcale che la ingabbiava e rendeva infelice e a ricostruire un nuovo modo di essere, esistere, amare.

In questo libro, intimo e appassionato, ripercorre il suo vissuto personale trasformandolo in universale. E, toccando i temi fondamentali della filosofia femminista, delinea una storia di emancipazione che parla a tutt*.

Poi, però, ha incontrato il femminismo. È successo a Bologna, durante gli anni burrascosi dell’università, tra gruppi di discussione, letture e orgasmi. Ed è stato amore a prima vista. Questo incontro ha segnato uno spartiacque tra un prima e un dopo, da qui è partito il suo percorso di ribellione e riscoperta di sé.

Il femminismo le ha insegnato a distruggere i miti nocivi, come quello della bellezza, permettendole di accettare e riappropriarsi del suo corpo. Le ha permesso poi di riconciliarsi con il suo desiderio, rivelando come il piacere, proprio e altrui, se consensuale, possa essere libero e svincolato da una visione sessista dei ruoli. Ma soprattutto, grazie al femminismo, è riuscita a disfarsi della mentalità patriarcale che la ingabbiava e rendeva infelice e a ricostruire un nuovo modo di essere, esistere, amare.

In questo libro, intimo e appassionato, ripercorre il suo vissuto personale trasformandolo in universale. E, toccando i temi fondamentali della filosofia femminista, delinea una storia di emancipazione che parla a tutt*

Chi sono

Sono antropologa, educatrice sessuale e content creator.

La mia missione è quella di facilitare e supportare l'empowerment di ogni persona, così come farebbe una compagna di squadra. Ogni persona deve poter spogliarsi dalla vergogna e dai sensi di colpa e liberare il proprio potere personale e fiorire.

Ogni persona merita il Pem Pem.